Fe.M Festival di Microarchitettura: punto di riferimento internazionale per l’architettura emergente
Inaugurazione > 11 luglio, ore 18.30 > ex Lanificio Carotti, Fermignano
Il Festival di Microarchitettura sceglie il Centro Arti Performative Maddalena di Pesaro – sede di Hangartfest – per lanciare l’edizione 2025 con una conferenza stampa a nove giorni dall’inaugurazione ufficiale.
Un’edizione che segna un deciso salto di scala, cominciando a mostrare il potenziale di un’iniziativa che mira a trasformare l’entroterra della Provincia di Pesaro e Urbino in un punto di riferimento a livello internazionale per l’architettura emergente.
L’edizione 2025 e il Concorso Internazionale
Dopo una prima “edizione zero” nata in occasione e con il patrocinio di Pesaro 2024 Capitale italiana della cultura – con cui ha condiviso l’ideale di coinvolgimento di tutto il territorio provinciale – il Festival di Microarchitettura centra l’obiettivo iniziale: riuscire a invitare progettisti da tutto il mondo a reinterpretare i caratteri e i valori culturali del nostro meraviglioso territorio.
Così, a marzo, Fe.M lanciava un’open call internazionale per la selezione delle opere.
I numeri sono stati incredibili: sono arrivate 100 candidature, per un totale di 240 progettisti coinvolti provenienti da 33 paesi del mondo.
A ognuno è stato semplicemente assegnato un luogo, su cui gli architetti hanno fatto autonomamente ricerca. I progetti ricevuti sono stati ben 55, e altrettanti i modellini in scala che aspettano di essere esibiti.
“Un’emozione immensa ricevere proposte da paesi come il Giappone, la Thailandia, il Cile… è entusiasmante scoprire che – grazie a Fe.M – ci sono progettisti che dall’altra parte del Pianeta indagano la nostra cultura, la nostra storia per proporne una propria lettura.”
Una giuria tecnica – che ha visto anche una rappresentanza dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Pesaro e Urbino – ha poi selezionato le opere più adatte a dialogare con i luoghi di Fe.M 2025, opere che nei prossimi giorni verranno autocostruite dai progettisti stessi, i quali si recheranno sul territorio e daranno vita a piccoli, entusiasmanti cantieri nei comuni di Lunano, Mercatello sul Metauro, Pietrarubbia, Piobbico, Urbania.
La residenza artistica a Lunano
I cinque team selezionati si fermeranno sul territorio per il tempo necessario alla costruzione delle opere, avendo occasione di interagire tra loro ma soprattutto con le comunità locali, portando stimoli e novità. Due i team italiani, uno pesarese, l’altro metà fanese e metà romano; poi un gruppo dalla Francia, uno dal Belgio, uno dall’Austria.
A ospitarli sarà il Convento di Monte Illuminato di Lunano, una struttura che nei secoli ha ospitato monaci e pellegrini e che oggi si prepara a essere luogo di una residenza artistica entusiasmante. Un luogo che ha conservato lo spirito francescano seppur adattato per ospitare gruppi e attività di vario genere, ideale per riflettere, beneficiare della tranquillità delle nostre colline, connettersi con l’identità e la storia dell’entroterra.
I progettisti lavoreranno con dedizione per consegnare le opere entro venerdì 11 luglio, data di inaugurazione del Festival.
Le opere saranno poi visitabili liberamente fino alla fine di ottobre, attivando itinerari da percorrere a piedi, in bicicletta o in auto e diventando punti di interesse diffusi sul territorio.
La Mostra a Fermignano e l’inaugurazione di Fe.M 2025
Una particolarità di Fe.M è la scelta di mettere in mostra tutti i progetti entrati in concorso, che fa del Festival una vetrina accattivante soprattutto per giovani progettisti che – pur non essendo stati selezionati – prenderanno parte a un’esposizione collettiva internazionale.
La mostra offrirà una visione inedita sul territorio, letto dagli occhi di culture diverse che hanno quindi la capacità di coglierne particolarità e valori che ai locali talvolta sfuggono; un’opportunità di riflessione anche sull’offerta turistica dell’entroterra, sui punti di interesse, sulle attrazioni da comunicare.
A ospitarla, una location di eccezione, una perla di archeologia industriale: gli spazi della Fondazione Ex Lanificio Carotti di Fermignano, che prosegue nel suo lavoro di valorizzazione dell’architettura iniziato già da tempo.
L’invito è quindi a partecipare all’inaugurazione della mostra, in programma per venerdì 11 luglio alle 18.30. L’ingresso è libero, come sarà libera la visita nei giorni successivi.
L’esposizione rimarrà aperta fino a domenica 3 agosto nei giorni di venerdì, sabato e domenica in orario 9.00-13.00 e 16.00-19.00.
I principi del Festival
Il Fe.M – Festival di Microarchitettura nasce con l’obiettivo di riportare l’architettura al centro dei dibattiti locali, riprendendone i fondamenti sensibili e umanistici.
Questo richiede il coinvolgimento attivo di residenti, amministrazioni e tecnici in un processo di progettazione che valorizzi la qualità estetica, culturale e umana degli spazi costruiti, contribuendo così a creare ambienti più armoniosi e vitali nei nostri comuni.
La microarchitettura è lo strumento mediante il quale diffondere i principi del festival; è un’opera effimera che non nasce con una funzione predefinita, il programma è essa stessa.
Attraverso questa ricerca di semplicità e sincerità, l’architettura ritorna all’essenza, ai suoi fondamenti: lo spazio, la luce, il rapporto con il suolo e con il cielo.
Le microarchitetture – opere di circa 10 metri quadri – propongono una nuova visione dei territori e del loro patrimonio naturale e culturale, interagendo con luoghi significativi come siti protetti, boschi, colline, fiumi e campi coltivati.
“Ognuno di noi ha bisogno di avvicinarsi alla bellezza. Nella frenesia della vita quotidiana spesso ci dimentichiamo di apprezzare i paesaggi che ci circondano. Vi invitiamo quindi vivamente a immergervi in questa atmosfera del Festival.” – Alice Cecchini
Come nasce il Festival
Fe.M nasce da un incontro speciale, da un’intuizione e dal desiderio di far conoscere, valorizzare e contribuire allo sviluppo del nostro territorio.
A dar vita a questo progetto è la collaborazione tra gli architetti Alice Cecchini e Roman Joliy – dello studio Atelier Poem di Sant’Angelo in Vado – e Marco Dini di Wooden Houses. A far schioccare la scintilla è stato in particolare l’incontro tra loro e Philippe Burguet (direttore del Festival des Cabanes aux Sources du Lac d’Annecy in Francia) e Andrea Dini di Wooden Houses.
Il Festival gode del patrocinio della Provincia di Pesaro e Urbino, dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Pesaro Urbino, delle due Unioni Montane – dell’Alta Valle dela Metauro e del Montefeltro – e dei comuni ospitanti: Comune di Fermignano, Comune di Lunano, Comune di Mercatello sul Metauro, Comune di Pietrarubbia, Comune di Piobbico, Comune di Sant’Angelo in Vado, Comune di Urbania.
Fe.M è orgogliosamente parte di una bellissima rete di collaborazioni con enti del territorio, tra cui spiccano Hangartfest – Festival di danza contemporanea e la Fondazione Ex Lanificio Carotti; collaborazioni nate proprio nell’anno di Pesaro Capitale italiana della cultura 2024, rappresentata in conferenza stampa dal Vicesindaco di Pesaro Daniele Vimini.
Un ringraziamento speciale ai partner del Festival per il supporto e per la fiducia in questa seconda edizione:
• Crainox / Special partner dell’installazione di Piobbico
• San Girolamo / Special partner dell’installazione di Lunano
• New Graphics / Technical partner della mostra di Fermignano
• Soltech / Technical partner della mostra di Fermignano
• Wooden Houses / Special partner dell’installazione di Mercatello sul Metauro
Apertura al pubblico
• Installazioni di Fe.M 2024: luglio – ottobre 2025
• Mostra presso Ex Lanificio Carotti, Fermignano: 12 luglio – 3 agosto 2025
in orario 9.00-13.00 e 16.00-19.00
L’ingresso è libero.
Informazioni
festivalmicroarchitettura.com
fem@festivalmicroarchitettura.com