Danzando Memorie sul Mare è un progetto di Hangartfest, nell’ambito di Pesaro 2024 – Capitale italiana della cultura, con il coinvogimento dei borghi di Belforte all’Isauro, Mondavio, Borgo Pace e Pesaro. Un percorso di ricerca e pratica partecipativa che unisce le tradizioni musicali marchigiane alla danza contemporanea. Il progetto coinvolge persone di tutte le età e provenienze, con o senza esperienza di danza, in un processo creativo che, dall’entroterra percorrendo le valli dei fiumi Metauro, Cesano e Foglia, culminerà in una grande festa sul mare a Pesaro il primo di settembre, inaugurando così la XXI edizione di Hangartfest.

Il corpo

Il corpo, tanto nella sua dimensione individuale quanto nell’esperienza della collettività, costituisce il primo e più sapiente strumento di relazione con il mondo. Da questo, in un processo estetico inteso nella sua accezione più ampia, il corpo raccoglie sapere, conoscenza, capacità comunicativa e di narrazione del sé. La danza è la pratica attraverso la quale il corpo è in grado di tradurre questa coscienza nella sua forma più alta, raccontando, sublimando, celebrando la vita nelle sue sfaccettature e nel suo significato più umano e profondo.

Questa connessione è maggiormente ravvisabile nelle tante forme della danza popolare: celebrazioni dello scorrere del tempo e delle stagioni, espressione della relazione con la natura e tra esseri umani, danze di fatica, lavoro, lotta e dolore, di festa, serenità e spensieratezza, magiche e rituali o espressive e identificative.

Il percorso

Danzando Memorie sul Mare è un processo corale, un percorso di ricerca partecipativo e intergenerazionale che segue una traiettoria di ricerca e pratica in grado di connettere le tradizioni musicali marchigiane alla danza contemporanea per esplodere in un grande evento finale in collaborazione con le comunità locali.

In ciascuno dei borghi coinvolti – Belforte all’Isauro, Mondavio, Borgo Pace – saranno realizzati cicli di laboratori di movimento aperti alla comunità e condotti da danzatori professionisti della Compagnia Zerogrammi con il supporto di esperti etnomusicologi e conoscitori delle tradizioni musicali del territorio.

Ciascun ciclo si concluderà con un momento di condivisione sotto forma di “festa danzante”, che vuole essere compendio delle esperienze vissute nelle giornate precedenti e man mano che si procede con il lavoro nei vari borghi, fino ad arrivare a Pesaro, diventare un processo di accumulazione di esperienze e pratiche.

Al Mare

La festa danzante è il momento conclusivo dei laboratori svolti nel borgo, un momento festoso per presentare il processo di elaborazione delle memorie svolto nel corso della settimana. I danzatori e i partecipanti al laboratorio metteranno in “scena”, in una modalità aperta, dove anche chi non ha partecipato ai laboratori può inserirsi, le coreografie sviluppate nei giorni precedenti, con l’accompagnamento della musica dal vivo di Viva el Ball, coinvolgendo tutta la comunità.

La festa danzante finale, che avverrà a Pesaro, avrà lo scopo di completare il mosaico iniziato durante il lavoro svolto con le comunità nei borghi. Sarà un’occasione per raccontare il territorio e celebrare le sue tradizioni, attraverso la danza e il movimento, in una grande performance. Dal 27 al 30 agosto, la Compagnia Zerogrammi e Stefano Mazzotta guideranno una serie di laboratori aperti alla comunità a Pesaro, dove prenderà forma una coreografia ispirata alle memorie e ai balli popolari esplorati nei borghi durante la prima fase del progetto. I laboratori culmineranno il 31 agosto, alle 21:00, nei Giardini della Biblioteca San Giovanni, con la presentazione della coreografia al pubblico. Seguirà un momento di balli popolari, guidato da Thomas Bertuccioli.

Il 1º settembre, la festa si sposterà sul mare: i partecipanti si imbarcheranno sulla motonave Queen Elisabeth per ammirare il tramonto, accompagnati dalle musiche dal vivo di Viva el Ball.

In questo viaggio simbolico e poetico, le memorie, i racconti, le storie raccolte nel corso del progetto saranno declamate e affidate al mare, unendo l’entroterra e la costa, in un dialogo tra il passato, il presente e il futuro.