«LUCE» segue una creatura misteriosa dalle caratteristiche acquatiche, aliene e umane. La sua scoperta di un nuovo mondo in un’area boschiva vicino a un lago attiva tutti i suoi sensi in un dialogo continuo tra la sua parte più profonda e gli elementi fondamentali della natura. Movimenti scattanti evolvono in una fluidità crescente, espressione del suo piacere cinestetico, della vivace curiosità e del contatto empatico con una natura ancora inesplorata.
Valeria Galluccio inizia la sua carriera nel 2008 come solista alla Biennale di Venezia diretta da Ismael Ivo. Dal 2010 entra nella Compagnie Marie Chouinard a Montréal, contribuendo a creazioni internazionali. Riconosciuta con premi come Danza&Danza, Positano e Sfera d’Oro, debutta come coreografa nel 2019. Firma il film in VR Tavata (2022) e LUCE (2023), premiato a Cinedanza, DDFF e Immagina.